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Bunnari – La Valle dei Ciclamini

A poca distanza da Sassari si trovano la vallata del rio Bunnari e l’omonimo bacino artificiale. È un’area ricca di vegetazione, molto cara ai sassaresi e meta delle scampagnate domenicali. Alcuni bellissimi toponimi come la Valle dei Ciclamini ne ricordano le notevoli potenzialità. Attorno ai due laghi artificiali, a volte privi di acqua a causa della necessaria manutenzione delle dighe, i pendii delle colline circostanti ospitano una pineta e dei boschetti di roverella, in buona parte adibiti a pascolo. Le rive dei laghi sono popolate da una varietà di uccelli acquatici: aironi, folaghe, anatre e diverse specie di uccelli di ripa. Nelle acque vive la testuggine palustre mentre, tra le erbe della riva, si trovano la raganella, il rospo smeraldino ed il discoglosso sardo. Nel complesso, limitandoci anche solo alle specie citate, un campionario notevole e di grande interesse a poca distanza dalla città. Recentemente è stata inaugurata la sede centrale del Parco di Bunnari che ospita una struttura ricettiva con bar, ristorante, piscina e alcune strutture sportive per giocare a calcetto o a minigolf. Dalla sede principale si può inoltre partire per effettuare escursioni lungo i sentieri presenti nell’area, sia a piedi sia in mountain bike. I costoni rocciosi che si affacciano sulla vallata sono particolarmente adatti all'arrampicata.

 

Come arrivare

Uscendo da Sassari per Osilo sulla SS 127 si supera la deviazione per Osilo-Sennori (sinistra) e si prosegue sulla destra seguendo l’indicazione Nulvi. Circa 200 metri dopo questo bivio si incontra la diramazione che indica Valle dei Ciclamini (1). Dopo circa altri 3,5 chilometri si arriva all’incrocio che reca l’indicazione Bunnari nuovo. Proseguendo sulla provinciale Sassari-Osilo si incontrano, dopo poche centinaia di metri, le deviazioni 3 e 4. La prima è uno sterrato che, penetrando attraverso un bosco di roverella, arriva ad un punto panoramico, mentre la seconda porta alle colline circostanti il Parco.

 

 

 

Il lago di Baratz

La leggenda dice che nel fondo di questo lago, l’unico naturale della Sardegna, sia sprofondata l’antica città di Barax. Certo è che questo specchio d’acqua dal perimetro di 12 km, è così incantevole che è facile lasciarsi catturare in una visita speciale completamente immersi nella natura.

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