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Itinerario TURONDOLA

Dentro e fuori le mura di Sassari: forma della città storica e fortificazioni.

Dall'unica "torre tonda" presente nella cinta muraria urbana nasce il nome di questo itinerario per descrivere ciò che resta delle antiche mura pisane, del castello Aragonese e del suo barbacane. Difficile oggi immaginare le attività, le strategie difensive dei militari di allora, ma attraverso le testimonianze archeologiche e monumentali possiamo rievocare questi momenti nella città murata. Raccontando le vicende della costruzione ed evoluzione del sistema difensivo della città e dalla trasformazione dell'arte della guerra nel tempo, possiamo scoprire come il villaggio medievale di Thatari diventa Comune e, tra rivolte e guerriglie, si trasforma in Città Regia, con i suoi monumenti più rappresentativi, tra cui la Fontana di Rosello e il Palazzo della Frumentaria. 


Il percorso parte dal Palazzo di Città - Museo della Città dove è possibile essere introdotti attraverso immagini, ricostruzioni della città e del suo castello alle origini di Sassari. La tappa successiva prevede la visita al sito archeologico del Barbacane, avancorpo fortificato costruito all'interno del fossato del castello contestualmente alla diffusione delle nuove armi da fuoco. Durante la visita si approfondiscono i temi legati agli usi dell'edificio castrense nel tempo. Proseguendo per viale Umberto si giunge alla terza tappa di questo percorso, la porta di Gurusele, ubicata nei pressi del seicentesco Palazzo della Frumentaria, edificio utilizzato fino ai primi dell'Ottocento come magazzino per conservare le granaglie. Si prosegue poi in Corso Trinità lungo i resti delle mura medievali, il luogo idoneo per ricostruire l’immagine del paesaggio fuori dalle mura, con la Valle dell’Eba Giara e la Fontana di Rosello, monumento che conclude il percorso.      

Scoprite tutti i sei itinerari tematici "Raccontando Sassari" per conoscere la storia della città di Sassari e la preistoria nel suo territorio:

Itinerario CUGLIETTO

Abbigliamento, vita quotidiana, ritualità nella Sassari del passato

 

Come possiamo ricostruire la vita nella Sassari di un tempo osservando, ad esempio, il modo di vestire dei suoi abitanti? L'abbigliamento è il filo conduttore e l'elemento unificante che ci condurrà alla scoperta della società, cultura, tradizione, ritualità della Sassari del passato.  Il titolo dell'itinerario rimanda al cuglietto, la tipica sopravveste di pelle dell'abito tradizionale maschile sassarese, rappresentata nelle statuette della Processione dei Misteri, esposte nella sala dedicata al "Sacro e Profano" di Palazzo di Città, opera dell'artista Eugenio Tavolara.
 
Il percorso inizia a Palazzo di Città, monumento neoclassico noto per essere sede del Teatro Civico e allo stesso tempo sede istituzionale che dal 2005 ospita il Museo della Città. Accedendo dalla via Sebastiano Satta, attraverso l’ufficio informazioni turistiche InfoSassari, visitiamo l'ala est del Palazzo dove è possibile vedere nei primi due piani dedicati alla sezione "Abbigliamento nella vita quotidiana tra città e campagna" abiti tradizionali e ornamenti delle differenti classi sociali. Il percorso prosegue al terzo e ultimo piano dedicato alla sezione "Sacro e Profano" espressione della religiosità e della tradizione popolare cittadina, visibile nei docufilm inerenti il carnevale sassarese e i riti della Settimana Santa nonché nelle opere di Eugenio Tavolara.
 
La tappa successiva si svolge presso il Palazzo Ducale, attuale sede municipale, a partire dalla sezione museale "Le Stanze del Duca", il cui accesso si trova sulla sinistra dell'atrio dell'edificio. In questi ambienti, attraverso l'osservazione delle fonti iconografiche e materiali, descriviamo le abitudini e la vita quotidiana di una famiglia nobile della città regia, i Manca di Mores, rappresentanti di spicco della feudalità sassarese.  Proseguiamo il nostro percorso nelle sale superiori dell'edificio dove visitiamo gli ambienti utilizzati dalla famiglia, tra cui la sala da ballo, l'odierna aula consiliare che ospita il pregevole quadro "I Paraj" di Giuseppe Biasi. Ci soffermiamo, inoltre, ad osservare le fonti iconografiche e materiali per descrivere l'abbigliamento dei funzionari municipali. Alla fine del percorso visitiamo "Le Cantine del Duca", oggi scavi archeologici ma in passato ambienti di servizio del palazzo utilizzati fino all’Ottocento. 

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Itinerario STATUTI E MAIOLICHE SASSARESI

 

Interroghiamo la storia attraverso le fonti scritte, cartografiche, iconografiche e i reperti archeologici.

Nel sottosuolo potrebbero emergere, e sono emerse nel tempo grazie agli scavi archeologici, tracce del nostro passato. Anche negli archivi abbiamo la possibilità di ritrovare interessanti testimonianze, quali antiche mappe e documenti scritti, che forniscono, ad esempio, importanti informazioni su come si presentavano alcuni luoghi e monumenti della città che oggi non esistono più. I risultati della ricerca archeologica e degli studi sulle fonti scritte, cartografiche e iconografiche ci consentono di conoscere Sassari in modo diverso, sperimentando insieme il metodo della ricerca storica, attraverso ricostruzioni e modelli in scala, immagini multimediali e rappresentazioni grafiche, vasellame e testimonianze materiali dell'attività di donne e uomini di un tempo. Gli Statuti sassaresi - il codice medievale conservato in diverse copie nell'Archivio Storico di Sassari - e le maioliche sassaresi - della cui esistenza abbiamo documentazione in seguito ai recenti scavi realizzati nella Piazza Castello - sono in questo percorso il simbolo delle fonti scritte e materiali maggiormente caratterizzanti l'identità cittadina per iniziare a raccontare Sassari e la sua storia.

Il percorso Nella prima tappa scopriamo la storia di Sassari a partire da Palazzo di Città - Museo della Città, dove all'interno della sala proiezioni, con supporto multimediale, abbiamo modo di conoscere il lavoro dell'archeologo e i risultati degli scavi urbani effettuati a Sassari in questi ultimi anni. In seguito si procede con la visione dell'apparato iconografico, grafico, cartografico e di modelli in scala di monumenti che costituiscono l'allestimento museale del Palazzo. Si prosegue verso la piazza Santa Caterina, tappa intermedia e sito di scavi archeologici che verranno più approfonditamente presentati alla fine del percorso presso Palazzo Ducale. Durante la visita al Palazzo è possibile osservare i reperti archeologici, con un piccolo approfondimento sulle modalità di conservazione e restauro dei materiali, esposti nella sezione museale delle stanze del Duca e rinvenuti negli scavi archeologici di Piazza Santa Caterina delle Cantine del Duca, ultima tappa di questo percorso.

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Palazzo dell'Infermeria San Pietro, nel cuore del centro storico

Il primo nucleo dell’Infermeria venne edificato per volontà e con il contributo di donna Elena della Bronda verso la metà del XVII secolo. L’edificio, destinato ad accogliere e assistere malati, poveri e bisognosi, venne affidato ai Frati Francescani Osservanti di San Pietro di Silki. Il complesso era inserito in un isolato a forte concentrazione abitativa e commerciale, localizzato in prossimità del primo nucleo insediativo della Thatari medievale. Alla fase secentesca sono riferiti gli spazi della mensa e della cappella; il complesso fu successivamente trasformato tra il 1892 e il 1896. Nell’Ottocento l’Infermeria passò dal governo dei conventuali di San Pietro ai padri Carmelitani. Nel 1866 il Comune decise di destinare l’edificio e il giardino a sede di Asilo Infantile.

Ubicato a pochi passi dal convento delle Monache Cappuccine, nello slargo che conduce alla vicina chiesa di Sant’Apollinare, il palazzo si eleva su tre piani ed è dotato di scantinati e di un giardino interno. L’edificio ha inglobato in sé nel corso degli anni edifici preesistenti che testimoniano il fervore delle attività quotidiane e di commercio, a cui erano destinati locali quali depositi, forni e cisterne.

Il palazzo fa parte della rete culturale Thàmus.

 

Informazioni

Largo Infermeria San Pietro

Dal lunedì al venerdì 11.00-13.00

Martedì 15.00-18.00 

Sabato, domenica e festivi chiuso

Accessibile ai disabili

Tel. 079 279970

Domus de Janas di Montalè, la "casa delle fate"

La necropoli a domus de janas di Montalè si trova nell’omonima località, presso la borgata di Li Punti, distante circa 7 km da Sassari. La tomba più importante del complesso, scoperta casualmente nel 1982, è scavata in un basso banco calcareo dove si osserva il pozzetto che conduce ad una anticella priva del soffitto originario.
Tramite il portello d’ingresso, attualmente chiuso da una grata di ferro, si accede ad una cella centrale di forma quadrangolare, circondata da sette celle disposte a sviluppo radiale, secondo i canoni del cosiddetto tipo ipogeico “Sassarese”. Nelle pareti del vano principale, sono presenti decorazioni scolpite a bassorilievo, quali cornici e lesene che delimitano spazi quadrangolari ai lati delle celle secondarie. All’interno di questi spazi sono presenti sei protomi taurine caratterizzate da corna semilunate e testa rettangolare o trapezoidale. In uno dei portelli fiancheggiato da lesene, è presente nella parte superiore un corno taurino reso da un motivo semilunato “a barca”. Al centro della cella principale, un sottile pilastro è caratterizzato da un foro pervio, di non precisabile cronologia.
Le caratteristiche architettoniche e decorative consentono di riferire l’ipogeo alla cultura Ozieri (3300 a.C.), con una probabile riutilizzazione durante l’Età Eneolitica, attestata dal ritrovamento di ceramica di Cultura Monte Claro (2500 a.C).
Il sito archeologico fa parte della rete culturale Thàmus.
 
Informazioni
Via Medaglie d'Oro, Li Punti
 
Emergenza Covid-19
Per quanto riguarda le Domus de Janas di Montalè, a causa della ristrettezza dello spazio nell’ipogeo, le visite sono temporaneamente sospese.
 
Visita guidata solo su prenotazione per gruppi e scolaresche
Dal martedì a sabato. Domenica e festivi chiuso
 
 VISITE TEMPORANEAMENTE SOSPESE

 

Per per informazioni
 
Ufficio Informazioni Turistiche
via Sebastiano Satta, 13
Tel. 079 2008072 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo della Città: il Palazzo della Frumentaria

Il Palazzo della Frumentaria è momentaneamente chiuso per lavori fino a data da definire.

Oggi il Palazzo della Frumentaria rappresenta una preziosa testimonianza degli interventi pubblici apportati nel centro storico nel periodo di grandi trasformazioni urbanistiche vissuto dalla città di Sassari tra il XVI e il XVII secolo. Attraverso la Porta Rosello, nei pressi del Mercato Civico, ci si immette nell’omonima strada, all’inizio della quale si trova l’edificio che fino al 1833 era destinato all’ammasso (ensierro) del grano. Il grande magazzino raccoglieva e conservava per un anno l’importante riserva di grano da utilizzarsi in caso di carestie o assedio. L’edificio è costituito da due stabili fra loro similari, strutturati su due piani non comunicanti, che presentano una differente impostazione degli spazi. Quello inferiore è caratterizzato da tre vasti saloni a pianta rettangolare coperti da basse volte a botte, fra loro comunicanti, ai quali si accede attraverso quattro porte aperte nel prospetto frontale.

Nell’attigua via delle Muraglie una rampa di scale consente di accedere ai saloni del piano superiore, che presenta un soffitto ligneo sorretto da grandi arconi a tutto sesto che lo rendono più luminoso e arieggiato grazie anche agli ampi finestroni rettangolari aperti frontalmente e sui fianchi dell’edificio.

La Frumentaria fu costruita in due fasi, la prima dal 1597 al 1598 e la seconda dal 1607 al 1608. Il palazzo, una delle sedi del Museo della Città, è dotato di due sale espositive che ospitano mostre legate sia alla tradizione dell’arte figurativa sarda, sia al mondo artistico internazionale. Il piano inferiore offre spazi adeguati anche all’attività laboratoriale e didattica.

Il Palazzo della Frumentaria si trova in via delle Muraglie, nei pressi della Fontana di Rosello, e fa parte della rete culturale Thàmus. Sul sito internet dedicato al Museo della Città è possibile sfogliare la ricca galleria fotografica, visionare le collezioni delle sedi museali ed essere aggiornati sulle mostre e sugli eventi. 

 

Informazioni:

Via delle Muraglie, 2

Apertura in occasione di mostre

Dal martedì alla domenica

10.00-13.00 / 17.00-20.00

Lunedì e festivi chiuso

Accessibile ai disabili

Tel. +39 079 2008072

 

 

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